The Diary Project
The Diary Project è stato presentato in varie città del mondo con un’anteprima a Genova (Capitale Europea della Cultura) e col debutto ufficiale all’Arts Centre di Melbourne (il più grande e importante teatro/galleria d’arte australiano) come Evento Speciale del Melbourne International Arts Festival dove è stato visto da 35392 spettatori suscitando un enorme clamore nella stampa e nelle televisioni nazionali. Per 16 giorni, senza mai uscire, Cuocolo e Bosetti hanno vissuto all’interno dello spazio espositivo. Ricostruendo senza pausa attraverso la lettura del loro diario gli accadimenti dei sei mesi precedenti.
The Diary Project prevede infatti che la coppia Cuocolo/Bosetti vada a vivere, dopo aver traslocato tutti gli oggetti della sua casa, in una galleria d’arte.
Il diario della coppia è il punto di partenza dello spettacolo.
The Diary Project è la storia di un’ossessione della memoria e dell’inconscio che deriva dall’ostinazione ad affrontare l’esistenza attraverso la ricostruzione del passato.
Il diario è inteso come punto di partenza per innescare il meccanismo della memoria personale e collettiva.
Di conseguenza non è solo la vita che entra nel teatro ma anche il teatro che entra nella vita e la in-forma.
Nel Diary Project lo spazio domestico e personale è offerto allo sguardo estraneo dello spettatore a cui è permesso accedere a quell’intimità normalmente preclusa. Spazio della vita e spazio del teatro si sovrappongono.
Luogo: Galleria d’arte. Spettatori: nessuna limitazione, Durata: da ventiquattro ore a sedici giorni senza interruzione.
E’ difficile scegliere i preferiti ma credo che Roberta e Renato mi abbiano dato più piacere in teatro di qualsiasi altro artista a Melbourne. Questi due fanno un lavoro importante e lo realizzano con calma e bellezza. Lo realizzano a Melbourne e lo portano nel mondo. Fanno agli spettatori di qualsiasi posto quello che abbiamo aspettato a lungo che il teatro realizzasse: ci scuotono, ci portano nella loro vita fino al punto dove ci è difficile dire se è realtà o finzione, me è sempre teatro, sono sempre performance realizzate con le loro incredibili capacità. Loro sono i migliori esponenti che potremmo avere. Melbourne deve essere molto orgogliosa che questi due artisti sviluppino qui il loro lavoro.
Robyn Archer
Direttrice Melbourne International Festival of the Arts 2002/04;
Direttrice Manchester Capitale Europea della Cultura 2009;
Direttrice Camberra Australia Capital 20011/2013.
Una pietra miliare della performance art
Simon Blond The West Austraslia